Negli ultimi anni si è molto diffuso un modello di arredo caratterizzato da 2 o più spazi, solitamente della zona giorno, senza pareti a separarli. Soprattutto per il soggiorno e la cucina la tendenza è stata quella di uniformarli in un unico spazio, il cosiddetto open space.
Il grande successo, degli ultimi anni, dell’open space è da rintracciare nella sua caratteristica più importante, ovvero la definizione di uno spazio ampio, aperto e funzionale a tutte le attività svolte all’interno della zona giorno della casa.
Nel regno Unito ad esempio l’open space è nato come un’esigenza sostanziale da parte degli arredatori per ovviare ai piccoli spazi che caratterizzano le abitazioni vittoriane inglesi.
In Germania e negli Stati Uniti, invece, questo tipo di arredo si caratterizza per un ritorno a un design industriale, molto di moda con il proliferare di loft e vecchi ambienti di lavoro trasformati in residenze abitative.
In tutti i paesi europei, compresa l’Italia, si è diffusa negli ultimi anni la tendenza ad aprire le cucine, fonderle con il soggiorno, e a godere di un unico spazio, da condividere con tutti gli abitanti del nucleo domestico.
Solitamente l’open space si caratterizza, oltre che per gli spazi ampi, anche per la luminosità e la sensazione di apertura a garanzia di piacevoli sensazioni nello svolgimento della convivialità.
Nelle case che non hanno molto spazio su cui contare una soluzione open space è l’ideale per sfruttare appieno tutta la zona giorno evitando ambienti piccoli e claustrofobici.
Nelle abitazioni dotate di giardino l’open space può essere modulato tenendo in considerazione una continuità di arredo tra l’interno della zona giorno e l’esterno della casa. In questo modo la sensazione di spazio verrà esaltata dalla percezione di avere in un unico spazio anche gli elementi esterni dell’abitazione.
Gli ampi spazi e l’unione di più ambienti della casa si rivelano determinanti nel favorire la socialità sia tra chi la casa la abita e la vive tutti i giorni, sia nei confronti di eventuali ospiti. La possibilità di utilizzare uno spazio ampio e senza pareti è l’ideale per l’organizzazione di attività ricreative e conviviali.
Come in ogni cosa però, anche l’open space presenta dei difetti o comunque dei fastidi che l’arredatore deve essere abile a neutralizzare nella fase della composizione dell’arredo, vediamo quali:
Se non si dispone di una cappa all’altezza gli odori provenienti dalla cucina si diffondono nel resto dell’ambiente. Ciò può provocare sensazioni sgradevoli e l’assorbimento degli odori nei tessuti della zona giorno.
L’attività culinaria è spesso un’attività molto rumorosa. Maneggiare stoviglie e utensili, lavorare i cibi, attivare elettrodomestici provoca suoni e rumori che spesso possono disturbare lo svolgimento delle attività nella zona giorno.
L’open space si caratterizza per l’assenza di pareti o divisori funzionali ad isolare gli spazi. Questo tipo di caratteristica può diventare impegnativa da gestire per garantire sempre un perfetto ordine all’interno di tutta la zona giorno. A questi piccoli disagi si può facilmente ovviare ideando un layout che comprenda degli ambienti modulabili e separatori a scomparsa.